Le tappe della sua vita

Ventisei anni per sbocciare al Cielo.



17 gennaio 1901
Nasce a Bari  la terza figlia di Giuseppe Fracasso e Pasqua Cianci.
21 gennaio 1901.
La piccola è battezzata con il nome di Teodora nella chiesa di San Giacomo dallo zio Don Carlo Fracasso.
1903.
 A soli due anni, Teodora (Dora per i familiari) come usanza del tempo, la bambina è cresimata da Mons. Giulio Vaccari, Arcivescovo della Diocesi.
1904.
Dora fa tante domande alla mamma a proposito della fede e della Madonna di cui diventa devota.
1905.
La famiglia lascia la casa di piazza San Marco e si trasferisce in Via Piccinni. La nuova casa ha  un piccolo giardino. E' qui che la bimba sogna una bella "Signora" che si aggirava tra filari di gigli fioriti, poi preso al petto uno dei fiori sparisce in un fascio di luce. La mamma intuisce il significato di quel sogno che la piccola le racconta con emozione.
1906.
Teodora frequenta l'asilo dalle Suore Stimmatine. Prosegue qui gli studi sino alla terza classe elementare. 
7 maggio 1911.
 E' la vigilia della sua Prima Comunione e sogna S. Teresa di Gesù Bambino che le predice: "sarai monaca come me".
8 maggio 1911.
Riceve la Prima Comunione. Il suo raccoglimento durante la cerimonia colpisce l'Arcivescovo.
20 aprile 1914.
Comincia a frequentare il Terz'Ordine Domenicano
14 maggio 1915.
Con il nome di Agnese fa la professione nel Terz'Ordine Domenicano, con una speciale dispensa per la sua giovane età. 
1915.
Dora cerca di rendersi utile, in famiglia e nel sociale, pur nutrendo un forte e crescente desiderio di solitudine. Chiudono gli istituti religiosi che frequenta e lei riunisce un gruppo di amiche a casa, per meditare e pregare.
1917.
Teodora decise di rivolgersi per un consiglio al Padre gesuita Sergio Di Gioia, il quale, divenuto suo nuovo confessore, decide di indirizzarla, dopo circa un anno, insieme all'amica Chiara Bellomo, futura Suor Diomira del Divino Amore, al Carmelo di San Giuseppe, di Via De Rossi, a Bari, in cui entrambe si recano per la prima volta nel Dicembre del 1918.
1919.
Legge Storia di un'anima di S. Teresa di Gesù Bambino. E' un anno di intensa preparazione spirituale in vista dell'ingresso in Monastero, sotto la guida prudente ed illuminata di P. Di Gioia.
8 aprile 1920.
Teodora fa il suo ingresso nel Carmelo di San Giuseppe.
24 novembre 1920.
Veste l'abito carmelitano e assume il nome di Suor Elia di San Clemente. 
4 dicembre 1921.
Emette i primi voti semplici e formula nell'intimo del suo cuore l'offerta di sé a Gesù Ostia vivente.
1923.
In primavera la Priora nomina Suor Elia maestra di ricamo a macchina nell'educandato annesso al Carmelo, diretto da Suor Colomba. La monaca, molto autoritaria, non gradiva i modi gentili e affettuosi di Suor Elia e tanto protesta da farla rimuovere dal suo incarico.
11 febbraio 1925.
Professione solenne. E' allontanata dall'educandato.
15 agosto 1925.
Entra in monastero anche la sorella Domenichina.
1927.
Colpita da una forte influenza Suor Elia comincia ad accusare frequenti mal di testa. Dopo due anni trascorsi senza incarichi è nominata sacrestana. La salute di Suor Elia non migliora, il 21 dicembre è colpita da febbre altissima e solo il 24 dicembre, visitata da un medico, che, pur avendo diagnosticato una possibile meningite o encefalite, non ritiene la situazione clinica particolarmente grave. Ma suor Elia peggiora.
25 Dicembre 1927.
Alle ore 12,00 guardando il crocifisso muore. Aveva predetto: "Morirò in un giorno di festa". 
26 dicembre 1927.
I suoi funerali sono celebrati  dall'Arcivescovo di Bari, Mons. Augusto Curi, alla presenza dei familiari della Serva di Dio e di tantissima gente.