lunedì 7 marzo 2016

Elia di San Clemente, il segreto della contemplazione

Fiorire dove il Signore ci ha seminati


In un clima di grande comunione si è svolto sabato 5 marzo, a Napoli, nella sede del monastero dei Ponti Rossi, l’incontro "Elia di San Clemente. Innamorata del mare e immersa nell'amore di Dio" organizzato dall'Ordine Secolare  dei Carmelitani Scalzi di Napoli (fraternità SS. Teresa e Giuseppe) per ricordare la beata Elia di San Clemente, nel decennale della sua beatificazione avvenuta a Bari il 18 marzo 2006.
All’incontro il cui relatore è stato p. Andrea l'Afflitto, carmelitano scalzo, hanno partecipato alcuni rappresentanti delle comunità secolari della Campania e numerosi fedeli frequentatori del monastero delle carmelitane scalze, dov'è vissuta suor Giuseppina di Gesù Crocifisso, altra beata della Provincia Napoletana dell'Ordine.
Nella breve introduzione Stefania De Bonis, formatrice dell'ocds,  ha espresso gratitudine sia alle sorelle claustrali (che hanno ospitano l'incontro e al quale hanno partecipano dal coro), sia al relatore p Andrea l'Afflitto. Ha poi spiegato che il titolo dato a questo incontro Innamorata del mare e immersa nell’amore di Dio cercava di riassumere la vita di questa ragazza felice di sentire il profumo del mare, di osservare il cielo stellato, di prodigarsi per il prossimo eppure pronta a rispondere a una vocazione che, ponendola dietro a una grata, sembrava sottrarle tutto: dagli affetti al quel mare. Ma quell’ardore con cui parlava del mare, delle stelle, del profumo dei fiori Suor Elia lo ha riscoperto immergendosi completamente nell’amore di Dio ( Elia è un piccolo atomo che sparisce e si perde in Dio, suo unico Amore) e nel desiderio di farlo amare.
Un grande regalo è stato fatto a tutti i presenti: la partecipazione "a viva voce" di una delle sorelle claustrali che ha letto una bellissima pagina del diario della beata, introducendo i presenti nel mistero della vocazione claustrale (La mia missione: condurre anime a Dio con la preghiera).



Al termine della lettura p. Andrea L'Afflitto, ocd ha presentato la figura e la spiritualità della beata Elia, integrando la sua riflessione con immagini, testi e musiche. 
E' stato un viaggio emozionante nei luoghi (la casa, il centro antico di Bari, il mare, la chiesa in cui fu battezzata, il monastero), nei pensieri e nella vita di questa giovane carmelitana scalza capace, già da piccolina, di contemplare la natura e di scorgervi l'immensità del Creatore. P. Andrea ha sottolineato proprio quest'aspetto: la capacità di contemplare. Prima la natura, poi Dio. 



L'ultimo filmato sulle note di un canto dedicato a  suor Elia, ha riproposto il dipinto fatto per la beatificazione che ritrae Suor Elia in Compagnia della Beata Giuseppina. Intorno a loro tutta la simbologia carmelitana (il giardino, i gigli, le lampade nelle mani delle due vergini il volto di Cristo sulla Sindone).

La serata si è conclusa anche con alcuni interventi dei presenti che hanno chiesto a p. Andrea di approfondire alcuni aspetti che avevano colpito l’attenzione. E’ stata l’occasione non solo per conoscere la figura di Elia di San Clemente in maniera più approfondita, ma anche di fissare ancora una volta i punti salienti di una spiritualità condivisa da monache, frati e laici.

Al termine dell'incontro è stata distribuita una immagine della beata con una frase scelta dall'ocds come sintesi della vocazione, sia religiosa sia laica: